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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

John Steinbeck e il realismo americano

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John Steinbeck avrebbe compiuto oggi 115 anni. Nato a Salinas il 27 febbraio del 1902, è uno dei massimi esponenti della letteratura Nord Americana, il suo realismo è stato ampiamente criticato, censurato, bollato come propaganda comunista. La sua era una opera di denuncia e mirava a illustrare e narrare un certo tipo di società americana. La sua condizione economica, infatti, non solo lo costrinse ad abbandonare gli studi ad un passo dalla laurea, ma anche a svolgere ogni tipo di lavoro. E proprio questi lavori occasionali lo misero a contatto con un certo tipo di realtà e ambiente, che lo influenzarono nel suo lavoro e nelle sue opere: si è ben lontani dall'idea di self-made man data dal Gatsby di Fitzgerald. Si è in una dimensione tragica, a tratti epica, che però, nonostante tutto, nutre sempre speranza. La speranza necessaria a sopravvivere, a tirare avanti, a cercare solidarietà. Giornalista ai suoi esordi, lavorò a New York che era il centro della vita intell

#NonSoloLibri: Battle Royale (Manga)

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Inauguro la rubrica #NonSoloLibri parlandovi di un manga che mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine della lettura dell’ultimo tankobon. Battle Royale.  Il manga è un seinen che è tratto dall’omonimo romanzo (datato 1999).  Vi spiego la trama. 

Lolita - Vladimir Nabokov

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  « Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. » Lolita è una storia amorale di un'ossessione e non di un amore. Amorale non significa immorale. Amorale significa, semplicemente, priva di morale: Nabokov non giudica, non dà insegnamenti di vita, lascia che sia il lettore a trarre le dovute conclusioni fornendogli la completa visione della storia dalla parte del "carnefice".